Le allegre comari... e le calze ai ferri  

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Siamo andati a vedere "Le allegre comari di Windsor" all'Eliseo, con Leo Gullotta come Falstaff. Molto molto ben fatto :)



Fortunatamente e giustamente un allestimento in costume, anche perché questa è l'unica opera che Shakespeare ambientò nella sua epoca. La scenografia è costituita da una grande figura di cartapesta della regina Elizabetta che cambia la scena a seconda dei movimenti e del colore del suo vestito. Complimenti per l'idea, anche perché la scaltrezza e la virtù femminili esaltate nella commedia sono un omaggio al regno femminile di una regina che, secondo alcuni, commissionò personalmente "The merry wives of Windsor".

Quando siamo tornati, mi sono ricordata di aver letto un articolo, tempo fa, proprio sul lavoro a maglia al tempo di Elisabetta I. Il padre di lei, Enrico VIII, fu il primo re inglese ad indossare calze lavorate ai ferri (seta, in quel caso) e quando Elizabeth salì al trono nel 1558 la produzione di calze ai ferri era diventata quasi un'industria in Inghilterra, tanto che fu forse questa la ragione che spinse la regina a non concedere il brevetto a William Lee che nel 1589 aveva inventato la prima macchina per maglieria (per calze, precisamente). C'era il timore che la macchina avrebbe portato disoccupazione. In realtà la richiesta superava l'offerta e di lì a poco l'industria fiorì più che mai, costituita ancora per secoli tanto dalle macchine quanto dalle mani di knitters esperti.
La lunga vita della regina che diede il suo nome a un'epoca è stata sufficientemente documentata, così sappiamo che nel 1560 ricevette il suo pimo paio di calze di seta lavorate ai ferri da una certa Mistress Montague (è un tale Edmund Howes che ce lo tramanda) e ne fu tanto entusiasta che nel Capodanno dell'anno successivo gliene furono donate 3 paia. A seconda delle occasioni tuttavia, la regina continuò ad indossare anche le semplici calze di stoffa sagomata e cucita; ma dal 1577 le sostituì con le calze di lana lavorate ai ferri.

Quante chiacchiere, dirà qualcuno; allora vi lascio anche uno schema. Rappresenta la semplice ma tipica decorazione all'altezza delle caviglie delle calze di epoca elisabettiana: poteva essere ricamata o lavorata direttamente ai ferri, ma sembra che la decorazione degli stinchi sia nata dall'esigenza di ritardare l'usura frequente in quel punto preciso.
knit Elizabethan pattern

Collana: caterinetta + cordincino rumeno  

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Una collana lavorata con una tecnica combinata. Avevo del filo di cotone nero molto bello ma molto sottile, perfetto per i gioielli ma difficile da lavorare per me. Così l'ho passato attraverso la caterinetta (quella classica a 4 dentelli). E' venuto un gomitolo di filato ancora abbstanza sottile, allora ho fatto un cordocino rumeno (per il tutorial, vedi posto del 29 giugno, qui) ed ecco la collana.

Non si tratta di 3 fili, ma di un unico filo però per dare l'effetto delle tre lunghezze ho inserito gli anelli (da attaccare poi al fermaglio) man mano che lavoravo il cordoncino all'uncinetto.


Forse la lavorazione è più chiara nella foto con il filato bordeaux

12 dicembre, concerto di Natale  

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Domenica 12 dicembre, se vi trovate nel viterbese o avete voglia di fare una passeggiata, vi consiglio il concerto dell’ensemble di musica medievale L’Amoroso Cantar, a Capranica (Viterbo), nella splendida chiesa romanica di San Francesco (dopo il primo arco) alle ore 16,30. Ingresso gratuito.
Il titolo del concerto è "Cantigas y Romances. Cristiani, Ebrei e Mussulmani nella Spagna medievale".
Se amate questo genere musicale, avrete la possibilità di ascoltare un gruppo serio che fa anche ricerca storica, e non se ne va in giro mascherato in costume. Se non conoscete questa musica, scoprirete che non è ciò che immaginate…. Potete scaricare anche un libretto gratuito qui, e guardare l’intervista con il portavoce del gruppo, Paolo Faiella (suona i liuti).

Capranica è un paesino su uno sperone di tufo lungo la Cassia. Il mio consiglio è di arrivare un po’ prima per fare una passeggiata nel vicoli profumati di forni a legna, affacciarvi dalla rocca sui boschi di castagni tutt’intorno.
Superfluo dire che si mangia molto bene, quindi arrivate per pranzo o fermatevi a cena. In questo periodo dovrebbero essere già pronti i dolci natalizi, a base di nocciole, dato che qui, dove non ci sono castagni è solo perché ci sono noccioleti.

Il concerto, proposto assieme ad una mostra fotografica, è un’iniziativa di beneficienza a favore dell'orfanotrofio HOC di Battambang (in Cambogia).

Calendario dell'Avvento con schemi  

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Una bellissima idea di un gruppo di magliste (sferruzzatrici) di lingua tedesca (ma il calendario è anche in inglese): uno schema traforato al giorno, dal 1 al 24 dicembre, per la "Adventskalenderschal 2010 / Advent Calendar Scarf 2010":

Ho trovato il link sul blog bilingue clic clac, grazie!

Scrittori (e lana) in città  

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Quest'anno siamo tornati a Scrittori in Città, il festival letterario di Cuneo. Il soggiorno in questa città è sempre molto piacevole, anche se ha piovuto - del resto abbiamo lasciato Roma sotto la pioggia e così l'abbiamo ritrovata.
Cuneo ci ha protetto con i suoi portici, e ci ha viziato con la sua cucina, l'organizzazione del festival ci ha accolto con efficienza e disponibilità,
e io sono stata sorpresa e coccolata da Rosanna, un'amica di maglia, con questo bellissimo regalo:

I gomitoli prugna chiaro (colore indovinato, il che dimostra la sua attenzione) sono Grignasco tipo Bambi, merino 100%, molto ritorta non pizzica, lunga 225 metri.
Le matasse sono di sottile viscosa, e daranno l'occasione di mettere in funzione l'arcolaio, che mi diverte sempre. Rosanna mi ha anche raccontato cose molto interessanti sulla raccolta delle tradizioni tessili locali...
Grazie!

Sabato 27 nov: 2 laboratori gratuiti  

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Per chi fosse in zona e interessato... sabato 27 novembre tengo due laboratori:
1) le varianti della maglia bassa e bassissima (uncinetto)
2) l'avvio del lavoro ai ferri con l'uncinetto, compresa la catenella doppia come avvio all'uncinetto.

I laboratori sono completamente gratuiti e si tengono nella sede di Pippicalzelunghe, a Roma in via dei Chiaramonti 24. Dalle ore 16,30.

Sciarpa e spillone fai-da-te  

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Ho finito anche la sciarpa con il filato Bertagna grigio.

Sarà un regalo di Natale, e dato che è molto ampia (in realtà è più una stola che una sciapa) ho pensato di completarla con una spilla.

Ho usato uno degli spilloni che usiamo come fermapunti. Per pochi centesimni ho comperato alcune palline di feltro, scegliendo le sfumature che più si adattano al filato. Ho infilato le palline nello spillone, iniziando e chiudendo la serie con due perline.
Che ne dite? che effetto fa?






Ho gà parlato del filato Bertagna lo scorso inverno (qui), quello era nelle sfumature del blu. Lavorarlo è come leggere una favola perché, per quanto vi innamoriate del colore dei gomitoli nel negozio, man mano che i gomitoli si dipanano e il lavoro si compone, emergono toni e accostamenti insospettati.

Lavoro ai ferri con avvio all'uncinetto  

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Inizio all'uncinetto ogni lavoro, anche quello ai ferri. Trovo che sia molto più facile così calcolare la lunghezza giusta del lavoro, che dipende molto dal filato oltre che dal numero di maglie (e sul ferro io non mi rendo conto bene di come viene la maglia una volta sfilata). Inoltre, la base del lavoro viene subito uniforme e compatta.

Ogni tanto mi viene chiesta la spiegazione di questo metodo, e chi lo impara poi lo adotta. Quindi provo a spiegarlo anche qui.

Fase 1) fate una catenella della lunghezza desiderata, anzi sarebbe meglio una catenella doppia - seguite questo video:



Fase 2) montate la catenella sui ferri esattamente come per la tecnica del broomstick(*) (ne avevo parlato qui) ma usando naturalmente un ferro della misura che serve. Seguite questo video, bastano i primi 2 minuti:


(*) in italiano, a volte lo trovate come "punto peruviano"

oppure stampate la sequenza fotografica (prime 3 foto) da qui

n.b. I video sono tratti dal canale YouTube "The art of crochet by Teresa", utilizzando il codice messo a disposizione dalla proprietaria, e sono solo apparentemente caricati su Di Lana Cotta, in realtà si tratta di una "finestra" aperta sul canale YuoTube, e ogni vista va ad implemtare il suo contatore.

Gomitoli dalla Slovacchia  

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Ne avevo già parlato qui, ma ora guardate l'intervista a Peter Cisarik e Jan Uliciansky,
un libro che è anche una bella idea per un regalo di Natale.

Scaldacollo melograno  

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I colori di questo scaldacollo mi fanno pensare al melograno, e hanno in comune anche la stagione: così veloce da lavorare e traforato è adatto ai primi freddi.
E' lavorato all'uncinetto con il punto tessuto, o woven stitch (spiegazioni qui), con una variante: ogni 3 giri, lavorare il punto tessuto a maglia alta invece che a maglia bassa.
Per rendere il lavoro morbido e ben traforato ho usato un uncinetto molto grande, il n.10
La variante del punto e il numero dell'uncinetto sono stati determinati dal fatto che avevo un solo gomitolo, un avanzo, non avevo neanche la fascetta del filato. E' morbido e delicato per la pelle come ciniglia, ma è lana.
Il set della foto è Pippicalzelunghe.

Il bracciale di clic clac  

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E' arrivato il bracciale di clic clac! Bellissimo in fotografia (vedi), ma credetemi dal vero è ancora più bello!
L'ho indossato ieri per il knit caffé di Pippicalzelunghe; complimenti all'artista da parte di tutte!



E' curioso che clic clac lo abbia messo in palio per festeggiare, con un giveaway, il suo primo compleanno e che Di lana cotta lo abbia vinto il giorno del suo primo compleanno.
Grazie!

p.s. nonostante i ripetuti tentativi di fotografarlo al mio polso, ho pensato che slacciato si sarebbero potute vedere tutte le perle, una diversa dall'altra :)

La maglia per la ricerca sul cancro  

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Il blog "Try 2 knit" ha lanciato in rete l'idea di "un libro di schemi creati da noi. Il ricavato della vendita semplicemente verrà dato in beneficenza alla lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori).
Sul blog T2K potete leggere come è nata l'iniziativa, ma è stato creato anche un altro blog specifico, "Unite contro il cancro", che spiega come aderire e aggiorna sui lavori in corso.
Oltre che con uno schema, si può aderire anche inviando la foto di un nastro rosa lavorato a maglia (nella foto, il mio, alla caterinetta) per la costruzione del grande poster "Un nastro di maglia rosa"!

Lana al Pisa Book Festival  

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Vi segnalo alcuni appuntamenti curiosi nell'ambito del Pisa Book Festival


Sabato 23 ottobre, ore 10
Tondino Rotolino, laboratorio con il gomitolo amico degli animali della fattoria
con la partecipazione dell'illustratore Peter Cisarik
età consigliata: 5-8 anni

Il laboratorio è basato sul libro "Tondino Rotolino" di Mària Durickovà, illustrazioni di Peter Cisàrik, ed. Acco 2010
Tondino Rotolino è un simpatico gomitolo di lana che abita nel cortile di una fattoria. Tutti gli animali sono suoi amici... tutti, meno la gatta Lisa, che si diverte a fargli un mucchio di dispetti. Ma con l'aiuto dei suoi amici, Tondino riesce sempre a cavarsela, anche contro gli scherzi ...

Domenica 24 ottobre, ore 16
Fili e profili, laboratorio creativo di volti fantastici. Dalla narrazione all’arte con il calore della lana
età consigliata: 5-10 anni

Il laboratorio è ispirato al libro "Profili" ed. Serendipità 2010. Contiene una sola pagina di testo, sulle 20 di cui è composto, che presenta una filastrocca in italiano ed una corrispondente in cinese sul viso e i suoi elementi compositivi. Le immagini di Paola Montalto sono realizzate, in originale, in lana. Ad esse si ispira il laboratorio far giocare e far manipolare ai bambini la lana.

Colgo l'occasione per segnalare anche il libro "L'oca Olivia lavora a maglia" di Silvia Vignale, Emme Edizioni
L'oca Olivia si mette a sferruzzare e pensa a tutti i bei regali che potrà confezionare per i suoi amici: un berretto per il pulcino Ludovico, un bel maglione per la rana Gina, due paia di calzini per l'elefante e tante sciarpe per la giraffa che ha sempre il torcicollo. Per fortuna le sue amiche pecorelle hanno un regalo per lei: un grande gomitolo di lana! Età di lettura: da 5 anni.

Prove per Natale  

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Bisogna iniziare per tempo a lavorare per il Natale, tra regalini e decorazioni, e io sono sempre in ritardo sulla mia tabella di marcia - che forse è un po' troppo ambiziosa :(
Ad ogni modo, questa mattina ho fatto questa pallina, e ci vuole un battibaleno davvero!

Ho usato il knifty knitter e, con il riduttore, ho fatto un cerchio di 6 pioli. In questo caso non ho usato la caterinetta perché le mie hanno il buco troppo stretto, anche quella a 8, ma dipende da quella che avete.
Ho fatto un "magic loop" all'uncinetto, ovvero un cappio in cui ho lavorato 6 maglie basse (nella foto si vede la base) poi puntando l'uncinetto dentro ciascuna maglia ho tirato un'asola e l'ho agganciata al knifty knitter, e l'ho lavorato normalmente. In linea di massima bastano pochi giri, dipende dalla pallina, questa è da ping pong (6 palline con 1 euro di spesa). Il filato è lamé. Dopo aver chiuso il lavoro, senza tagliare il filo ho fatto una catenella che serve da gancetto.
Però sono sicura che alla fine ne farò poche, anche un battibaleno è tempo! E ora io devo dedicarmi a Tolstoj, che merita un po' più del mio tempo rispetto a una pallina, o no?

Ho vinto!  

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Sono felicemente sorpresa e molto onorata di aver vinto lo splendido bracciale messo in palio da lorenza di clic.clac alcuni giorni fa.
Il bracciale, è composto da perle di vetro realizzate da lei stessa!!
Quando oggi ho letto il suo annuncio del vincitore, "Auguri a Lana Cotta", ho pensato che fosse davvero un magnifico regalo di compleanno, perché Lana Cotta ieri ha cmpiuto 1 anno ;)

Cosa ho visto a Hobby Show Roma  

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Oggi è iniziato Hobby Show e ho approfittato della relativa calma di un giorno infrasettimanale per visitarlo.
Anche se devo confermare quanto scritto nel post precedente, ovvero che il nostro mondo della lana è rappresentato da pochi espositori, tuttavia suggerisco di trascorrere alla Fiera di Roma una mezza giornata del fine settimana se potete.

Gli stand di filati sono 3 o 4, naturalmente hanno portato i filati più alla moda – che però non necessariamente sono i più belli. C’è anche uno stand di Effe-Elle, lana completamente italiana che cerca di mantenere un buon rapporto tra qualità e prezzo.
Riguardo agli attrezzi, si trovano forcelle, caterinette a manovella e mulinetti, telaietti quadrati (o butterfly loom), alcuni articoli Prym e Clover. Mi ha colpito vedere moltissimi kit preconfezionati per sciarpe, cappelli, borse: contengono le istruzioni ed esattamente il materiale necessario. Inoltre ho notato che si sta diffondendo molto anche da noi la vendita dei semilavorati, come avevo raccontato lo scorso anni di ritorno dalla Germania; qui ho visto soprattutto applicazioni. Tra i manufatti finiti, dilagano borse e collane.
Naturalmente si trovano anche articoli di merceria per rifinire i lavori: bottoni, perle, manici di borsa… e passamaneria. C’è un bellissimo stand tedesco, sperrholzfiguren.de, con chilometri di passamaneria di tutti i tipi e legno intrecciato o intagliato come pizzo che ti fa pensare al Natale.

Tra i corsi, nessuno che riguardi la maglia, solo dimostrazioni di attrezzi (in particolare il butterfly loom) e sul procedimento per fare il feltro.

Gli editori Il Castello e Alexandra hanno allestito due stand molto forniti, rispettivamente di libri e di riviste - una buona occasione per sfogliarli con calma, confrontarli, trovare arretrati o titoli tradotti da poco che non sempre si trovano in libreria o in edicola. Sono tutte ottime pubblicazioni, con foto chiare e spiegazioni comprensibili - non è poco!
C’è anche lo stand di Ricamo Italiano, con copie arretrate della rivista e altri libri. Ne parlo perché, come ho scritto altre volte, questa rivista ha il merito di far conoscere sia la storia e la tradizione di certe tecniche sia le persone o i gruppi che lavorano in diversi angoli d’Italia.

Ultimo ma non ultimo, naturalmente, lo spazio riservato alla solidarietà, con uno stand dell'Unicef, dedicato in particolare alla Pigotta (la bambola di stoffa), e lo stand dell'associazione per l'infanzia AidWorld.net che rivende anche prodotti di artigianato per sostenere le proprie attività.

Ecco, mi fermo qui e tralascio la quantità di espositori per il fai-da-te di bigiotteria, patchwork, punto croce, decoupage.... che forse altri blogger raccontano meglio.

Hobby Show a Roma  

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Da venerdì 1 a domenica 3 ottobre, alla Fiera di Roma si tiene l'Hobby Show.
Il sito qui, il programma dei corsi qui, e l'elenco degli espositori qui.
Ad ora, mi sembra che ci sia veramente poco in rappresentanza del mondo del lavoro a maglia! Inoltre, trovo che sia tutto molto caro: biglietto d'ingresso e il prezzo della maggior parte dei corsi. Comunque io ci farò un salto perché lo scorso anno avevo un altro impegno di lavoro e non ci sono potuta andare.
Un consiglio: compilate il modulo online e stampate il tagliando per avere un buono sconto di 2 euro. C'è un ulteriore sconto se siete un gruppo di almeno 20 persone.

Pippicalzelunghe diventa laboratorio + eshop  

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Pippicalzelunghe diventa un laboratorio creativo! e continua la vendita della bellissima lana anche online.

Ma andiamo con ordine: il nuovo indirizzo delle mie amiche è in via dei Chiaramonti 24, sempre a Roma in zona Portuense, in linea d'aria forse è meno di un km dalla sede storica del negozio. Sarà un ambiente molto accogliente, intimo, domestico, insomma l'ideale per disegnare e inventare e lavorare, e anche per noi: per i knit café e i corsi di maglia, che riprendono in ottobre, tra pochi giorni.

Gli orari di apertura sono sempre: dal lunedì al sabato ore 9-13, 16-19,30
il recapito telefonico 06 6530415 e un mobile 393 3651666

Il catalogo del negozio online è in corso di implementazione perché tra filati, attrezzi e manufatti c'è veramente tanto da inserire e in questi giorni Paola e Stefania sono impegnate tra scatoloni, nuovi arrivi e l'evento al Palladium di Roma in collaborazione con l'Università Roma Tre, lunedì 27 settembre (domani) alle ore 18.

Insomma l'autunno, la stagione che noi magliste tanto amiamo, come John Keats, promette molto bene!

Le amiche del sabato pomeriggio  

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E' stato molto piacevole riprendere l'abitudine degli incontri di maglia da Pippicalzelunghe. Facendo il verso a un titolo di Kate Jacobs, potrei chiamare il knit cafè di sabato scorso "The Saturday Afternoon Knitting Club". Infatti abbiamo avuto ospiti dagli Stati Uniti, 7 simpaticissime appasionate di maglia in vacanza a Roma, guidate da Alanna, che qui ha vissuto a lungo e quando è tornata negli Usa ha avuto la bella idea di gettare un ponte sull'Atlantico e ha aperto l'agenzia Tactile Tours Travel, dedicata ai viaggi tra cultura e hobby manuali. "Knit Romana" è il tour tra Roma, i Castelli romani e... corsi di maglia!


(Sopra) Una foto-ricordo di gruppo. L'ostacolo della lingua è stato magicamente superato quando abbiamo mostrato le une alle altre i nostri lavori in corso.



Nella foto (sopra), da sinistra: Paola di Pippicalzelunghe, Alanna, e Jack - il marito di una delle nostre ospiti - lui sa lavorare a maglia, anche se sabato non ha sferruzzato.


La docente del gruppo è Annie Modesitt (la prima a destra), una nota designer americana.
Naturalmente abbiamo anche ripreso l'abitudine di gozzovigliare, ma questa volta vi risparmio le foto degli amabili resti del nostro banchetto :)

E' arrivato l'arcolaio  

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Oggi pomeriggio mi hanno consegnato l'arcolaio, che gioia! Quello di nonna non si trova più, ho passato l'estate a cercarlo - perché mi faceva piacere avere il suo. Alla fine ho deciso di comprarne uno nuovo e, che sorpresa, l'ho trovato proprio nel paese vicino.

La matassa che ho montato è di una lana grezza che ha ancora un forte odore di filanda. Le mia amiche dicono che puzza, ma a me piace, e mi risveglia sensazioni proustiane, è così strano?

Saba, la collana a punto strega  

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Quest'estate mi sono entusiasmata per il punto strega, e ho fatto prima una sciarpa (vedi 26 luglio qui) poi una collana.


Il punto strega in inglese si chiama Solomon's knot stitch (o lover's knot), così ho chiamato la collana SABA.

L'ho lavorata con un vecchio cotone Phildar, filo di Scozia, "325 perlé n.8", e un uncinetto n. 2 Le perline sono oro opaco e molto leggere. E' fatta di 10 giri.

Riviste: autunno all'uncinetto  

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Come fan dell'uncinetto sono molto contenta che il numero di settembre di "Maglia di MilleIdee" sia quasi interamente dedicato all'uncinetto: ben 17 modelli su 25. Chi conosce la rivista sa che si tratta di modelli moderni, ed eleganti nella loro linearità.
L'apprezzamento raddoppia perché una parte della rivista (come da restro di copertina) è sulla maglia per uomo... sempre a uncinetto - una tesi che sostengo da tempo!





















La maggior parte degli schemi sono per l'uncinetto tunisino, che crea un punto tessuto particolarmente adatto per cappotti, giacche e borse. Ci sono le istruzioni fotografiche per utilizzarlo, e anche le istruzioni per avviare un lavoro a forcella.

Cosa ho visto in Galles (e oltre)  

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Ho visto un paesaggio punteggiato di pecore. Nella splendida cittadina costiera di Aberystwyth era stata allestita la mostra "A Stitch in Time" con antiche foto di donne con il loro lavoro a maglia (nel museo è accanto al Tourist Information, nel centro cittadino di fronte al lungomare), un'idea davvero bella.





















Poi ho incontrato Josie, di Cardiff, che stava lavorando ai ferri un patchwork reversibile (double face) fatto si maglia e fleece (quello che noi chiamiamo "pile"). Aveva intenzione di farne una giacca e dev'essere davvero calda.


Queste sono le fasi di lavorazione. Buca il quadrato di felpa utilizzando lo spillone fermapunti:











Una volta preparato il tessuto, infila i ferri direttamente:











Il Lake District (Cumbria)

La nostra vacanza letteraria ci ha portato poi nel Distretto dei Laghi, in Cumbria (Inghilterra del Nord) sulle tracce di Wordsworth e Coleridge. Sul blog mi limito a scrivere di cose lanose, così annoto che a casa di Wordsworth, Dove Cottage a Grasmere, non mi è stato permesso purtroppo fotografare una coperta ai ferri che però ho cercato di imprimere nella memoria: ai ferri, piccole piastrelle a punto legaccio (o rovescio) di colore diverso; non sembravano cucite insieme ma lavorate insieme (ovviamente non ho potuto toccarla), e piccoli fiori ricamati in modo molto semplice al centro di ogni piastrella.
La piccola casa del poeta era affollata di donne (la sorella, la moglie, la cognata) e di bambini, e in una credenza c'era un cestino da lavoro, completo di forbici, fili, aghi - non ho potuto fotografarlo.
Nel villaggio di Ambleside ho visitato il negorio/laboratorio "The Old Mill". Si trova al piano superiore di un edificio ma si trova facilmente grazie all'insegna sulla strada (pochi passi dietro il tourist information) e a un cesto di lana in offerta. Sembra un appartamento perché ha diverse piccole stanze dove si trovano la lana confezionata, la lana da filare, un telaio, e articoli di merceria. La lana locale è molto bella ma terribilmente ruvida, mi dicono che viene utilizzata soprattutto per cappelli, giacche e cappotti, tappeti).

Non ho visto abbastanza per dare un giudizio, ma in linea generale sono rimasta un po' sorpresa e delusa qui in Gran Bretagana riguardo ai negozi di lana, meno numerosi e forniti di quanto sono abituata a vedere in Germania e Austria. Anche librerie ed edicole sono un po' sfornite di libri e riviste di maglia, ma credo che dipenda dal fatto che si vendono soprattutto nei negozi specializzati.

Liverpool

Nel bellissimo museo mercantile di Liverpool, ingresso gratuito nell'antica area portuale dell'Albert Dock, ho rubato un paio di foto di questo piccolo capolavoro:



Come si legge nella didascalia, è stata lavorata con un cordoncino e tecnica a nodi da un capitano della marina in pensione.

Musei della lana  

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Non so se in estate viaggiamo di più, molti magari tornano nei luoghi d'origine, ad ogni modo vi lascio i nomi di alcuni musei della lana sparsi in Italia. E aspetto le vostra indicazioni su altri musei, o filande aperte al pubblico, in modo da compilare una bella mappa!

(Nella foto, le percore del "dirimpettaio" a Capranica (VT) tosate da poco)


Museo della Lana di Scanno (Abruzzo)

Castel del monte, L’Aquila (Abruzzo)
Museo Civico Etnografico, c'è una sala dedicata all'arte della lana

Museo dell’Archeologia Industriale della Lana di Arpino (Lazio)

La Strada della Lana (Piemonte)

Produzione, lavorazione e commercio della lana nel Veneto dall’età romana al medioevo Dipartimento di Archeologia – Università degli Studi di Padova

Collana alla forcella  

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Finalmente ho trovato il coraggio e la calma per lavorare la forcella. In realtà non ci vuole così tanto tempo quanto immaginavo: dopo pochi minuti ci prendi la mano e riesci a girare la forcella senza staccare l'uncinetto da lavoro. Nemmeno è stato complesso chiudere le frange alla fine - anche perché questa volta l'ho fatto nel modo più semplice, ovvero ho lavorato una catenella dentro l'altra come in una catenella.



Questo è il mio primo lavoro compiuto: una collana in filo di cotone (lo stesso della stola e collana a cordoncino rumeno postato il 29 giugno).



Confesso di non aver lavorato la forcella piccola che mi ha lasciato mia nonna perché è un po' corta e dovrei smontarla spesso per far scorrere il lavoro, invece ho usato una moderna forcella Prym (nella foto) che si può regolare su 3 misure ed è completamente smontabile.

Uncinetto: un punto molto traforato  

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Collana a punto nocciola  

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Alcuni giorni fa, in tv hanno trasmesso "Medea", il film di Pasolini con Maria Callas. I costumi, bellissimi, erano della sartoria Tirelli. Mi è venuta voglia anche di rivedere l'Odissea, quella del 1969 made in RAI con Irene Papas come Penelope (oggi in dvd, o su Youtube come il suddetto film).
Ogni volta, non posso fare a meno di notare che i costumi degli sceneggiati/film di quegli anni mi sembrano molto più verosimili ed evocativi di altri visti in precedenza o successivamente per ricostruzioni di quell'epoca. Epoca in cui i gioielli, ad esempio, erano particolarmente vicini al gusto e alla "portabilità" di oggi! Ne ho visti tanti originali, in una città come Roma non mancano certo le occasioni, tra musei e mostre.






Mi è venuta voglia di fare una collana, semplice, in cotone bianco. Tra me e me l'ho chiamata Itaca - mi rendo conto che il nesso non è immediato ma... alle associazioni mentali non si comanda! :)

E' stato molto divertente lavorarla. Non è altro che una sequenza di punti nocciola, lavorati in verticale uno dopo l'altro. Inizialmente volevo fare una serie di palline, ma risultava troppo faticoso per i miei occhi e ho pensato che il punto nocciola poteva dare un effetto simile e gradevole.
Istruzioni

Catenella di 5 maglie. Nella prima maglia lavorata fare 4 maglie alte, chiuderle tutte insieme (non una ad una) come nel punto nocciola (quindi chiudere quando avrete 5 asole sull'uncinetto).
* Catenella di 4 maglie, lavorate abbastanza strette. Vale come prima maglia alta della nuova nocciola - generalmente bastano 3 maglie catenella per sostituire 1 maglia alta ma se ne lavorate 4 la nocciola viene più arrotondata. Senza girare il lavoro, lavorate 4 maglie alte inserendo l'uncinetto nell'asola di chiusura della precedente nocciola *
Ripetere da * a * per tutta la lunghezza desiderata.
Stabilite secondo il vostro gusto qual'è il dritto e quale il rovescio della collana quando la monterete sulla chiusura (io ho inserito i ganci della chiusura direttamente nella maglia, nel corso del lavoro, così i giri della collana sono fissati alle diverse lunghezze desiderate).

Ricamo Biedermeier  

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B. mentre ricama un Biedermeier - disegno sul quale si è specializzata da anni:


Bellissimo! e molto difficile, così pieno e con tutte quelle sfumature! E' così il Biedermeier, il tipico stile tedesco e austriaco della prima metà dell'Ottocento. Questo schema, in particolare, è tratto da un libro di Raffaella Serena che riproduce gli schemi originali della collezione “Ludwig Nowotny” di Vienna.

Raffaella Serena "I ricami Biedermeier di Vienna" ed. Idea Books 1998, p. 208, 37 schemi

Il filato pompom e i font per uncinetto  

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Finora non mi aveva attirato molto ma mi sono trovata del filato tedesco della Lidl e ora ho provato a lavorare la lana pompom (ha mille nomi diversi, anche pomp-a-doodle). Le istruzioni per lavorare questo filato con l'uncinetto sono poco diffuse -la maggior arte degli schemi sono per i ferri- però ne ho trovate alcune e una volta tanto quelle che mi sono state più utili erano su una rivista e non in un video: "Maglia di Milleidee" (continuo a dire che forse al momento è la migliore rivista italiana di maglia, anche per i modelli).

Insomma devo ammettere che è molto divertente, ed è anche un filato che si può lavorare bene in estate perché di fatto è una sorta di ciniglia.
Come si lavora: le maglie si lavorano tra un pompom e l'altro (ovvero, il pompom NON deve passare attraverso una maglia!). La mia sciarpa ha una base di 17 catenelle, dal giro successivo si lavora *una catenella, si salta una maglia, maglia bassa* fino alla fine. Dal 2° giro, la catenella deve coincidere con la catenella e la maglia bassa si lavora nella maglia bassa sottostante.

Mi sono cimentata nel disegno di uno schema con i miei nuovi font, acquistati alcuni giorni fa in rete a 3 dollari (2,50 euro). Abbiate pazienza, sono un pochino imbranata in materia di grafica:

Il font si chiama Stitchincrochet, non giudicatelo dalla mia prima prova, il sito di riferimento è questo:
http://new.myfonts.com/fonts/adriprints/stitchin/
Inoltre, sul sito francese “Pasion-Crochet” trovate link a due programmi per scrivere schemi:
http://51955028.fr.strato-hosting.eu/logiciels.html
trovate anche grafica a tema uncinetto per siti e posta elettronica
http://51955028.fr.strato-hosting.eu/graphismes/graphismes.html

Stola e cordoncino rumeno  

Posted by: Lana Cotta in , , , , , , ,

Spero sia un bel completo per l'estate: la stola e la collana. Ora in volo per la Spagna, sono un regalo per una ragazza di 25 anni (ma penso che siano adatti anche a chi ne ha qualcuno di più).
La stola è lavorata esattamente nello stesso modo del "poncho del pescatore" ma non è chiusa, ovviamente, e ho ripetuto la fascia superiore anche sotto - sempre senza staccare filo e uncinetto dal lavoro ma solo cambiando verso.
Ho utilizzato 4 gomitoli di cotone Stil by Delfino, 50 gr 105 m, colore 12 bagno 27



Finalmente ho imparato il cordoncino rumeno! Avevo alcune istruzioni scritte ma non sono riuscita finché non l'ho visto fare, in video. Si tratta di maglia bassa (questo lo avevo capito) ma DOVE puntare l'uncinetto? E' tutto lì, e una volta capito cominci a lavorarne km e km con gusto - è come la caternetta, dà dipendenza :)

Il cordoncino rumeno è una lavorazione tradizionale della Romania, di fatto non è un prodotto fine a stesso (come l'ho usato io) ma è la base per un ricamo in rilievo su stoffa o per un merletto, se non ho capito male in lingua originale si chiama "laseta".

Video tutorial (istruzioni)

Ho hatto ricerche con rocambolesche combinazioni di parole chiave su Google per trovare le istruzioni quindi, se vi interessa, vi segnalo direttamente i due video utili:
- su Youtube "the cord"
- Romanian lace tutorial video (primo video)
su questo sito vedete foto di balle e balle di cordoncino!

Consiglio: secondo me la lavorazione spicca con un filato chiaro e a tinta unita.

Aggiornamento del 9 luglio
Ho trovato anche una sequenza fotograficae molto ben fatte come tutorial del cordoncino rumeno su questo sito russo