Tutti gli scialli del Nord Europa  

Posted by: Lana Cotta in , , ,

Elizabeth Lovick ha fatto un lavoro magnifico: uno studio comparato dei punti e dei modelli utilizzati per gli scialli nell'Est e nel Nord Europa: Shetland, Islanda, Faer Oe, Estonia, Ucraina, Orenburg (Russia).
Ha pubblicato un saggio online, in formato PDF, download gratuito: "The Same, but Different". 43 pagine di storia ma anche schemi, vecchie foto e pezzi conservati nei musei ma anche istruzioni illustrate e comparative dei punti traforati nelle diverse tradizioni.
Ex insegnante, Elizabeth Lovick vive a Lotta, un paesino delle isole Orcadi (a nord della Scozia) da dove tiene il blog Northern Lace.

SOS lana italiana, e non solo  

Posted by: Lana Cotta in

Il Tg2 Dossier di sabato scorso (12 marzo 2011)era dedicato alla cultura della pastorizia in Italia, se lo avete perso potete vederlo qui:
http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/RUBRICHE/PublishingBlock-8f49a286-7527-4264-9979-72b4aca618d8.html
(scrivo l'indirizzo interamente così se non riuscite a collegarvi potete copiarlo).
Questo l'abstract della puntata: Il documentario "Pastori" di Francesco Vitale dalla Sardegna prende le mosse il viaggio di TG2Dossier nel mondo dei pastori italiani, lungo i tratturi della transumanza in Abruzzo, nel Casertano, nel Molise, in Piemonte.

Molto interessante ma mi sono chiesta perché si parlasse esclusivamente di formaggio, quale prodotto dell'allevamento. Pur golosa di formaggio, quando vedo una pecora io vedo matasse!
Poi, questa mattina ho letto sul blog The Wool Box: "Sottoprodotto. Per essere più precisi, sottoprodotto di categoria 3, non destinato al consumo umano. Così il Legislatore europeo ha classificato, tra gli altri, il vello tosato degli ovini. Un destino che accomuna tutte le razze europee..." (continua qui).

E sul blog Un Gomitolo al Giorno ho letto il resoconto di Elisa "Praces Salaro: cosa c'è dietro il gomitolo?" sulla bella domenica trascorsa in un allevamento di alpaca, non lontano da Roma.
Anche Elisa ha avuto informazioni di prima mano sulle difficoltà dei produtori di lana.

Come se non bastasse, sabato al knit café, Paola e Stefania ci informavano che a causa della grave epidemia che ha colpito molte pecore all'estero, la lana merino diventerà particolarmente cara nelle prossime stagioni.

Allora è importante parlare più spesso del mondo della produzione della lana.

Esce The Knitter edizione italiana  

Posted by: Lana Cotta in

E' in edicola in primo numero (marzo 2011) di "La grande maglia", edizione italiana della rivista inglese The Knitter.
Quello che trovo interessante è che, oltre ai modelli (belli e ben spiegati, mi sembra, ma non ho ancora fatto i miei campioncini), oltre a questo, dicevo, ci sono articoli sugli attrezzi (in questo caso i ferri circolari), un po' di storia (la maglia anni Venti), il mondo della lana in senso ampio (allevatori di pecore).
Questo tipo di articoli è quel contenuto in più di alcune riviste straniere che da noi si legge raramente e che a me interessa molto, non a caso sono abbonata a Piecework della "famiglia" americana Interweave - ma Piecework è proprio specializzata in storia e tradizioni.
Come per altre riviste, edizione italiana non vuol dire traduzione pari pari; in genere è un adattamento a quello che, secondo l'editore, è il gusto e l'abitudine del paese. Quindi, alcuni articoli sono pubblicati, altri no; altri sono posticipati di alcuni numeri, etc.

Finalmente decifrato il Punto Brioche  

Posted by: Lana Cotta in , , ,

Ora mi sembra facile ma ho consultato tutte le spiegazioni che ho potuto trovare in giro prima di riuscire a realizzare il primo campioncino in cui il brioche stitch fosse riconoscibile, e non vi dico - perché mi vergogno - quanto tempo ci ho messo :)
Un pochino mi consola il fatto che non sono l'unica ad aver trovato difficoltà con questo punto; in rete ho letto post e messaggi di persone che hanno pianto!
La difficoltà nasce semplicemente dalla trascrizione che è stata fatta, e poi ripetuta, di questo punto, usando una terminologia tutta sua. Per questo penso che, paradossalmente, il brioche sia più facile per le principianti, che le quali certi movimenti non sono diventati meccanici, né lo è la lettura degli schemi. Ma andiamo in ordine.

Il brioche stitch è un punto a coste, ma ciò che lo distingue da tutti gli altri è che tra una costa e l'altra c'è sempre un punto apparentemente a dritto (non a rovescio), leggermente incassato. Per questo motivo, il brioche rende un effetto particolarmente bello se lavorato a due colori (io non ne sono ancora capace ma lo trovate su Google images).
Importante: è un punto reversibile, cioè uguale su entrambi i lati.

Il motivo per cui l'ho imparato è che volevo fare una sua variante: il syncopated brioche stitch, ovvero la costa interrotta (come nella foto) che crea un bel movimento, stupefacente perché è tutto a dritto e double face; lo trovo indicato per la maglia maschile.

Dopo tanta fatica, voglio condividere con voi le spiegazioni (e tenerne traccia anche per me stessa, per non dove ricominciare da capo). Non vorrei dire una sciocchezza, ma sono le uniche spiegazioni in italiano.
Montate un numero di maglie pari.
1 giro di preparazione - *filo sul davanti, 1 m passata a rovescio, 1 m gettato, 1 maglia a dritto*, continuare da * a * fino alla fine del ferro
2 giro - *filo sul davanti, 1 m passata a rovescio, 1 m gettato, 2 m insiemne a dritto*, continuare da * a * fino alla fine del ferro.
Tutti i giri seguenti come il 2.

I passaggi "critici" del Brioche: ogni ferro inizia con il filo sul davanti, ovvero verso di voi; le maglie passate sono sempre passate a rovescio; e, diversamente dal solito, il gettato segue la maglia passata.
Le 2 maglie che lavorate insieme sono sempre (nell'ordine sul ferro) il gettato e la maglia lavorata. Ve ne accorgerete lavorando, altrimenti significa che avete sbagliato.
Svantaggio: anche le esperte sostengono che è molto difficile riprendere una maglia caduta o sbagliata :(

La variante, il Syncopated Brioche Stitch: eseguite le istruzioni precedenti solo che quando lavorate le due maglie a dritto, invece di lavorarle a dritto dovete lavorarle a rovescio, il resto è uguale. Strano a dirsi, ma risulta comunque una costa a dritto, solo che cambia il movimento.
Lo schema è composto da 6 giri  + 6 giri.

Io sono euforica!!
Se questo punto vi piace e volete conoscerne tutto (bicolore, calature, aumenti, altre varianti), sappiate che esitono un sito (www.briochestitch.com) e un gruppo su Ravelry.com, e un libro "Knitting Brioche" di Nancy Marchant.