Dall'Estonia, il punto stella  

Posted by: Lana Cotta in ,

Il punto stella del pizzo estone (Estonian lace) mi sembra diverso dagli altri punti stella ai ferri. Mi sembra bellissimo, e ho fatto un campioncino:


L'Estonia ha una importante tradizione di pizzo ai ferri, una delle più preziose del mondo. Ho il libro "Pitsilised koekirjad" di Leili Reimann, un manuale fondamentale in materia, non solo per la quantità dei punti spiegati con le loro varianti, ma anche perché l'autrice è estone (e anche la lingua in cui è scritto).

Il punto stella è il n. 48 del libro (nella foto):

Più il ferro è grande rispetto al filato, più il punto è traforato. Utilizzando invece il numero di ferro consigliato per lo specifico filato, risulta una sorta di punto tessuto operato (la foto è tratta dal libro):

Punto stella estone
montate un numero di punti multiplo di 3 + 1
la stella è composta da 4 giri
punto 3x3: lavorate 3 maglie insieme a dritto e senza passarle sull'altro ferro fate un gettato e ancora un dritto nello stesso gruppo di 3 maglie. Passate le maglie sull'altro ferro. Il numero di maglie non è cambiato, 3.
1* giro (dritto del lavoro): 1 maglia a dritto, * 3x3 * fino alla fine del ferro
2* giro: tutte le maglie a rovescio
3° giro: * 3x3 *, ultima maglia del ferro a dritto
4* giro: tutte le maglie a rovescio

Estonian lace star stitch
cast on a multiple o 3 + 1
pattern consit in 4 rows
3x3 stitch (3 out o 3): k3tog, don't take off the needle, yo, k in the same cluster, then pass on the other needle (number of stitches has not changed, 3 out of 3).
1° row (right side): 1k, * 3x3 * to the end of row
2° row: purl all stitches
3° row: * 3x3 *, k last stitch
4° row: purl all stitches

27 gennaio  

Posted by: Lana Cotta

Giornata della Memoria - Holocaust Memorial Day, Holocaust Remembrance Day


Anna Frank lavora a maglia, Anne Frank

Lana del Gran Sasso, Abruzzo  

Posted by: Lana Cotta in ,

Vi presento la lana abruzzese "Vesti l'ambiente", non è splendida? ed è morbidissima!


50 gr x 140 m, numero di ferri consigliato 3-3,5


Tutta la filiera proviene dalla provincia dell'Aquila, sia l'allevamento di pecore che la lavorazione. Quest'anno non ne è stata prodotta tantissima ma sono riuscita a procuramene qualche gomitolo, grazie a Marianna, che mi ha informato dell'iniziativa, e a Valeria, che ha un allevamento e che mi ha spedito la lana.


L'etichetta spiega molto bene il progetto, su iniziativa dell'Università di Teramo e con il sostegno della Regione. Io spero che in Abruzzo si possa produrre sempre più lana e che questo filato si possa diffondere, come merita. Penso che ne prenoterò un po' per il prossimo anno. Anche il colore, che era unico perché naturale, mi piace molto, è proprio uno dei miei preferiti.
Mi sto facendo un'idea del lavoro che farò...

Collo finto jacquard  

Posted by: Lana Cotta in , ,

Durante le feste natalizie mi capita di improvvisare lavori poco impegnativi, così, dopo aver messo a posto la tavola e la cucina, tra le chiacchiere sul divano e la confusione di chi gioca, quindi lavoretti brevi e facili, che non richiedono molta concentrazione.
Lo scorso anno ho fatto questo berretto all'uncinetto, che ha avuto un successo inaspettato anche in rete (grazie) e proprio per una bella iniziativa.
Quest'anno, tornando da una mattinata nella storica Biblioteca Angelica per ricerche, e prendendomela comoda una volta tanto, in centro, tra San Luigi dei Francesi - corso Rinascimento - piazza Navona - Sant'Andrea della Valle, mi sono imbattutta in un tipo di lana che non avevo ancora trovato a Roma ma a cui pensavo da quando me l'ha mostrata Elle di ritorno dalle Dolomiti...
Sì, lo so che è una vergogna per chi lavora a maglia, ma è talmente divertente... il self-patterning jacquard.


E' come un caleidoscopio, ad ogni ferro ti chiedi che disegno verrà fuori. In pratica, il filato è colorato in modo diverso a piccoli segmenti ma con una sequenza regolare. Ovviamente poi risulta un disegno diverso a seconda del numero di maglie che avete montato sul ferro.
Questa lana in particolare è Bravo Jacquard Color n.02082, 50 gr X 133 metri, costa 1,40 euro al gomitolo (è un filato sintetico, immagino che sarebbe un peccato colorare così la pura lana vergine).


Pattern
Quasi mi vergogno a scriverlo per quanto è semplice. Basta 1 gomitolo.
montate 100 maglie, + 2 di vivagno, ovvero per la cucitura (= 102)
6 giri tubolare (1 m passata a rovescio, 1 m dritto)
poi maglia rasata: 1 ferro a dritto, 1 ferro a rovescio
(iniziate ogni ferro con 1 m passata -a dritto o rovescio secondo i ferri- sarà più facile poi cucire)
ultimi ferri di nuovo a tubolare (i bordi a tubolare fanno sì che il collo non si arricci).
Questo filato rende al meglio a maglia rasata.

Anche altri marchi (non molti) producono questo filato ma attenzione, deve esserci scritto jacquard, altrimenti è un semplice striato.
Questo filato l'ho trovato da Di Cori, in via dei Baulari 3 (Roma).

Fiori in inverno  

Posted by: Lana Cotta in

Questi non sono fiori invernali ma le piantine devono essersi trovate bene nel mio "giardino d'inverno"...

commelina communis

schlumbergera


Quello che io chiamo giardino d'inverno è semplicemente uno scaffaletto in ferro battuto che ho messo nell'angolo morto davanti ad una finestra che prende luce tutto il giorno, e quando c'è il sole arriva anche un po' di tepore.

da sinistra: lysimachia, edere, tradescantia

in primo piano il papiro, a sinistra falangio

Ho una passione per le infestanti: tradescantia, papiro, falangio, e la mia preferita è la Commelina, con quel colore da fiorellino alpino.

Scampoli di vacanze  

Posted by: Lana Cotta in ,

Manca poco all'Epifania (la dodicesima notte) che conclude le grandi festività invernali iniziate l'8 dicembre con l'Immacolata e che culminano con il Natale, naturalmente.
A Roma la chiamiamo "la Befana" e in passato qui era la notte dei regali ai bambini, come i magi li avevamo portati a Gesù bambino.
Se in questi giorni siete a Roma in vacanza o perché ci vivete, tra le tante tante cose da vedere, mi permetto di lasciarvi un paio di suggerimenti, soprattutto se avete bambini (ma anche no).

Al Palazzo delle Esposizioni in via Nazionale c'è la mostra "Homo Sapiens". Andate se avete un pochino di tempo a disposizione perché è molto grande e dato il costo del biglietto conviene sfruttarlo.
Piacerà anche ai bambini perché ci sono molte ricostruzioni e anche installazioni interattive, comunque per qello che posso giudicare, mi sembra anche scientificamente seria ed esplora molti aspetti della vita primitiva, ad esempio il linguaggio.
Io e il cucciolo di casa abbiamo stabilito che ci sta molto simpatico l'uomo di Neanderthal, con cui pare che abbiamo convissuto a lungo in Europa. Però parlava in un modo strano, gli mancava il suono di alcune vocali! quindi era un tantino gutturale, quasi grugniva.


Da vedere anche la tradizionale mostra dei 100 Presepi a piazza del Popolo. Alle amiche di maglia segnalo che ci sono un paio di presepi al tombolo! provenienti dal Molise, poi ce n'è uno in cui la santa famiglia è composta unicamente con cappellino di lana. Diversi manufatti in maglia anche in altri presepi, in particolare mi ha colpito un piccolo scialle in un presepe dall'Ungheria.

Se in questi giorni avete un po' più di tempo per leggere e sfogliare riviste, può incuriosirvi il numero di gennaio 2012 di Focus, l'ho sfogliato in edicola e c'è un articolo sullo yarn bombing (o urban knitting o come volete) in particolare qui con l'uncinetto. Come ho avuto occasione di dire più volte, a me fa orrore sia perché non ho MAI visto nulla di esteticamente bello sia perché mi sembra uno spreco di filato da spezzare il cuore. Non riesco a considerarlo arte, mi sembra che invece uno scialle Orenburg possa essere un'opera d'arte. Ma del resto io non capisco neanche l'arte moderna. Comunque, se vi piace lo yarn bombing potete avere la soddisfazione di vedere che ne parla anche la stampa non specializzata.

Rimanendo in edicola, ho preso il primo numero della nuova raccolta di fascicoli sull'uncinetto di Hachette, tanto per vedere com'è fatta (poi è uscito anche il primo fascicolo sui ferri ma non l'ho preso). Mi sembra che non sia fatta male, i punti e i modelli presentati non sono neanche tanto vecchi e brutti, e le spiegazioni sono chiare. Per le principianti può andare bene. Il vantaggio dei fascicoli in edicola è che si può seguire un corso in progressione dandosi una disciplina di pratica ed esercizi tra un'uscita e l'altra e lavorando anche in orari astrusi della giornata. Il grosso svantaggio è il costo, soprattutto in tempi come questi in cui si trova di tutto in rete, e poi lavorare in compagnia sarebbe meglio!