Natale è passato ma i Magi non sono neanche a metà strada, le festività non sono terminate. Quindi possiamo ancora preparare qualche decorazione.
Pizzo Shetland del 1867
Posted by: Lana Cotta in download, ferri, libri e riviste, punti, scialli, vintageAl quarto tentativo, non mi vergogno a dirlo, sono riuscita a fare questo campione del Round Shetland Veil, un scialle di pizzo Shetland ai ferri del 1867.
Sui miei ferri non manca mai uno scialle. Ora ne ho iniziato uno con il colore dorato dell'autunno.
Questa volta vorrei fare il modello "A gift from Laurel" di Joanna Johnson, sulla copertina della rivista Spin-Off, numero Fall 2012.
Il Gomitolo Rosa è una iniziativa a favore della salute femminile, ma anche degli allevatori di pecore, che hanno lana in eccesso.
"Il gomitolo rosa" vuole essere per il tumore al seno quello che le arance rosse sono state per la ricerca dell' Airc. La super produzione di lana così potrà servire anche a fare del bene, come è stato per le arance che i coltivatori siciliani non riuscivano a smaltire.
ha scritto La Repubblica lo scorso 28 febbraio in un articolo intitolato "Due milioni di pecore in più il dilemma della lana in eccesso. Usiamola per beneficenza"
Il progetto sostiene diverse associazioni impegnate sul fronte del tumore al seno e della salute della donna, mentre i produttori garantiscono un prodotto di lana italiana al 100%, interamente lavorata in Italia per conto di allevatori nazionali, in un contensto di piena tracciabilità e rispetto dell'ambiente.
Fino al 8 marzo 2013 il gomitolo rosa è in vendita a 5,00 euro, pesa 50 gr ed è lungo circa 80 m ed è stato prodotto nel lanificio The Wool Company di Biella. Il colore è molto bello, va praticamente con tutto!
Si può acquistare online oppure in occasione di iniziative di sensibilizzazione in diverse città d'Italia, il calendario è sul sito del Gomitolo Rosa:
http://www.gomitolorosa.org/
E' tempo di raccolta, di semi e di frutti.
Lo scialle Ipomea è lo stesso modello del Darjeeling, basato sullo schema a cuore di Derya Davenport, il mio preferito.
In questi giorni di settembre maturano le nocciole e in questa zona, con la più alta concentrazione di noccioleti in Europa, gli sciattoli sono contenti.
Top-down, dal collo verso il basso tutto un pezzo senza cuciture, il mio modello ideale :)
Sto lavorando il Lady Kina, un modello gratuito e molto semplice. Il collo però è quello del Tea Leaves Cardigan, più o meno.
Ho lavorato i primi giri con ferri 2,5, poi ho continuato con il 4.
Chi ha detto che popolare un giardino è costoso? L'importante è scegliere piante facili da moltiplicare e a crescita rapida - cosa che, oltretutto, è anche di grande soddisfazione.
Una di queste è la Bella di Notte, si pianta all'inizio dell'estate, ha una fioritura molto lunga e basta raccogliere tutti quei semi tondi e neri che ogni fiore lascia per avere sempre più cespugli di anno in anno.
Il falangio e la tradescantia (chiamata anche erba miseria) crescono in fretta e si moltiplicano per talea, in acqua.
Entrambe sono piante che amano l'ombra, e proprio all'ombra mantengono un colore più vivo. Hanno bisogno di innaffiature quotidiane.
L'ortensia è un'altra pianta che ama l'ombra e che, se ben potata, cresce per anni.
L'amaryllis è una bulbosa che, una volta piantato e ambientato, dilaga nel terenno anno dopo anno, come l'iris.
Quanto a alberi e arbusti, è bene fare attenzione quando tagliamo un limone: si possono trovare semi già germogliati all'interno. In ogni caso, scegliamo i semi più grandi e gonfi e piantiamoli, nascono quasi tutti, dopo qualche settimana.
Il resto, prossimamente.....
Mentre cercavo un modello per la tendina, ho trovato moltissimi schemi di filet, un titpo di lavorazione a uncinetto che prese piede nell'Ottocento e da allora non è mai tramontato, è molto semplice e permette di creare bellissimi effetti merletto traforato.
Il filet si presta bene alle tende, la mia Daisy Valance ora è a questo punto:
La parte superiore è la "mantovana" in cui verrà infilata la stecca.
Erano anni che non lavoravo a filet, mi piaceva molto e mi piace ancora. E immagino che piaccia ancora a un mucchio di gente, vista la quantità di riviste specializzate che si trovano in edicola
E' stato un piacere lavorare questo scialle, ci è voluto un pochino di tempo ma devo ammettere che sono molto contenta del risultato.
E' un regalo per mia sorella (che è la modella delle foto).
L'ho chiamato Darjeeling, perché mi piace il suono della parola, perché mi piace il thè e perché il colore della confezione Twinings.
Lo schema è estremamente facile da memorizzare, si parte dal centro per lavorare verso l'esterno, 6 aumenti sul dritto: 2 al centro e 2 su ciascuna estremità del ferro. In questo modo, viene una forma "a cuore" più avvolgente e portabile di quella triangolare semplice (l'avevo già postata il 13 nov 2011 QUI)
Il filato è uno strepitoso Grignasco composto di baby alpaca e merino, che mi ha regalato la mia generosa amica R. Ne ho utilizzato 7 gomitoli da 50gr, ma non conosco altri dettagli (metri, cod. colore) perché è una prova di fabbrica.
Ho lavorato con ferri n. 4,50 i miei preferiti KnitPro Spectra Flair con il cavo intercambiabile (man mano che il lavoro cresceva, ne ho messo uno molto lungo.
Per il bordo, ho raddoppiato le maglie sul rovescio poi ho lavorato 3 dritti e 3 rovesci.
Ho fatto un salto alla festa medievale di Sutri (Viterbo) dato che ero nelle vicinanze.
Nelle foto c'è poca gente perché sono andata la mattina piuttosto presto. Il campo dei figuranti e il mercato erano stati appena montati, sul pratone del percorso archeologico (etrusco) ai piedi del borgo medievale (Sutri è storicamente il paese rivale, ma vabbè, siamo sportivi).
Insomma, mi sono soffermata al banco della filatrice e ho fatto una bellissima scoperta: la signora Ilia stava filando lana delle pecore del lago di Bolsena (Viterbo), un filato non ancora in commercio.
Il filato viene lavato più volte, con l'acqua del fiume, mi ha spiegato la signora Ilia, poi filata. Nelle foto vedete una sintesi delle varie fasi di vita del filato: la lana cardata, gli attrezzi per filare, le matassine, i gomitoli, e alcuni prodotti finiti.
E questa è una matassina che la signora Ilia mi ha regalato. Un regalo graditissimo e prezioso. Presto lavorerò un campione...
Sono molto contenta di questa notizia, della produzione di lana di pecore locali, del centro Italia, come lo sono stata per la lana L'Aquilana di Valeria del Gran Sasso. Credo che dovremmo promuovere, a modo nostro, queste produzioni.
La signora Ilia, con i figli, fa parte dell'Associazione Opificium http://opificium.weebly.com/
è anche disponibile ad insegnare a filare.