Austria: maglia rasata ritorta  

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Abbiamo già parlato della maglia ritorta di tradizione austriaca.
Ora ho fatto l'ennesimo scaldacollo per il cucciolo di casa (almeno se lo infila, le sciarpe invece le perde) tutto a maglia rasata ritorta, per mettere in risalto il filato.


I filati sono:
- un bel turchese Tropical Lane, linea Il Punto Forte 100% merino extrafine baby (1 gomitolo e mezzo)
- un inserto di filato self-patterning jacquard Bravo Color

Ho montato 120 maglie, lavorato con ferri circolari n. 4












Questo breve video (non mio) mostra molto bene la lavorazione della maglia a dritto semplice e ritorta:

 
Il video è embedded quindi non viola il diritto d'autore, ogni click sul video implementerà le statistiche dell'autore

Downton Abbey, il KAL  

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Sto partecipando al KAL ispirato allo sceneggiato britannico Downton Abbey. Kal significa knit along, ovvero lavorare per un progetto comune in un determinato arco di tempo, anche senza incontrarsi di persona ma in rete, come in questo caso.
Il Downton Abbey Kal è un'idea di Shannon, una knitter canadese che lo ha lanciato dal suo blog Luvinthemommyhood  (QUI) e ha creato un gruppo su Ravelry (QUI).
 



Ho deciso di partecipare perché la serie mi piace molto e anche perché mi piacciono i colletti e da molto tempo avevo da parte Aquamarine, un modello di Jean Moss disegnato per Manos del Uruguay.

Il gruppo ha approvato il progetto, hanno detto che è perfettamente Dowton style - il periodo storico è quello della Prima Guerra mondiale, epoca edoardiana.
Il KAL si chiude il 6 febbraio ma per fortuna per quella data non è necessario aver finito il lavoro ma solo averlo avviato (inoltre, tra le iscritte, verrà sorteggiata la vincitrice di un premio).


Il filato che sto utilizzando è il preziosissimo regalo di R, una cara amica che ha scelto il Desiré di Madil, 75% merino e 25% seta, morbidissimo tanto che perfino io posso portarlo a pelle sul collo scoperto. Ferri n 4. Il colore è perfetto, un bronzo chiaro, brillante, che va su tutto.
I colletti mi piacciono, ho altri modelli e con lo stesso filato ho provato a fare un campione del Party Collar.

 
 
Questo è tratto da un vecchio numero di Magic Crochet (n. 28, dicembre 1983), si trova anche su Ravelry, e in rete.

Gli scialli di Babette  

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In questo periodo invernale, e in particolare durante le feste natalizie, sui canali digitali della Rai viene trasmesso in varie fasce orarie il bellissimo film del 1987 "Il pranzo di Babette" (tratto dal libro della scrittrice danese karen Blixen).
Rivedendolo (non so più quale replica) ho notato la grande varietà di scialli a maglia e uncinetto.

Sono moltissime le scene in cui le protagoniste sono intente a lavorare a maglia
 
Le protagoniste indossano uno scialle in tutte le scene, come un capo di abbigliamento di base.
 
 
 
Nelle ultime 2 foto si vedono gli scialli allacciati allacciati alla vita sul dietro, per potersi muovere più comodamente in cucina.
 
Mentre cercavo altri scatti di scena, ho trovato che una analisi dettagliata degli scialli del film, con il dettaglio della lavorazione, si trova sul blog Big Kniting Trouble http://bigknittingtrouble.blogspot.it/2011/10/knitwear-at-movies-babettes-feast.html
quindi per non duplicarne il contenuto vi inoltro al suo bel post.


Decorazioni invernali  

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Natale è passato ma i Magi non sono neanche a metà strada, le festività non sono terminate. Quindi possiamo ancora preparare qualche decorazione.

 

Materiale comperato negli empori a poco pezzo: lana sintetica di bassa qualità, sfere trasparenti che si possono aprire, filo da cucito dorato...

 

E un paio di ghirlande...

 
 
Conosco diverse persone che questo Natale attraversano un periodo difficile della loro vita, e quando faccio queste cosine penso che sono molto frivole.

Pizzo Shetland del 1867  

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Al quarto tentativo, non mi vergogno a dirlo, sono riuscita a fare questo campione del Round Shetland Veil, un scialle di pizzo Shetland ai ferri del 1867.

 
Il punto di questo Shetland lace è conosciuto come Bird's Eye, oppure Spider lace, oppure Ring Lace
 

 
Volevo seguire fedelmente lo schema originale. Ho incontrato una certa difficoltà nel linguaggio dello schema, ad esempio: "make one" significa "yarn over", e non sempre è chiaro quando le maglie sono lavorate insieme o singolarmente. 



 
Devo ringraziare Aline, dal Canada, con la quale ho confrontato i miei dubbi. Lei, infatti, ha già riprodotto questo scialle (su Ravelry QUI). 
 
Il pattern si trova nel libro "The Abergeldie Winter Book" pubblicato a Londra nel 1867. Ora è patrimonio pubblico (quindi è un free dowload) perché l'università di Southampton lo ha digitalizzato e lo ha reso disponibile sulla Digital Resources from the Knitting Reference Library.
Questa biblioteca contiene circa 60 manuali di uncinetto, ferri e lavoro femminili dal 1800 al 1911, e sono il prezioso lascito dell'arcivescovo Richard Rutt, autore della spendida storia del lavoro a maglia, unica nel suo genere, "A History of Hand Knitting" (1987), ma questo merita un altro post...

E' zafferano lo scialle d'autunno  

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Sui miei ferri non manca mai uno scialle. Ora ne ho iniziato uno con il colore dorato dell'autunno.


Questa volta vorrei fare il modello "A gift from Laurel" di Joanna Johnson, sulla copertina della rivista Spin-Off, numero Fall 2012.

 
Spin-Off è la rivista di Interweave dedicata alla filatura e alla tintura a mano.
Ho acquistato il filato il mese scorso a Vetralla, in provincia di Viterbo lungo la Cassia (vicino Capranica e Sutri), da Bracciani. Si trova nel centro storico, a pochi metri dalla piazza del comune. Da fuori sembra un negozio di biancheria e abbigliamento, in realtà all’interno ha una intera stanza dedicata ai filati, e facilmente troverete la titolare intenta a lavorare a maglia.


Gomitolo rosa, due iniziative in una  

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Il Gomitolo Rosa  è una iniziativa a favore della salute femminile, ma anche degli allevatori di pecore, che hanno lana in eccesso.

"Il gomitolo rosa" vuole essere per il tumore al seno quello che le arance rosse sono state per la ricerca dell' Airc. La super produzione di lana così potrà servire anche a fare del bene, come è stato per le arance che i coltivatori siciliani non riuscivano a smaltire.
ha scritto La Repubblica lo scorso 28 febbraio in un articolo intitolato "Due milioni di pecore in più il dilemma della lana in eccesso. Usiamola per beneficenza"


Il progetto sostiene diverse associazioni impegnate sul fronte del tumore al seno e della salute della donna, mentre i produttori garantiscono un prodotto di lana italiana al 100%, interamente lavorata in Italia per conto di allevatori nazionali, in un contensto di piena tracciabilità e rispetto dell'ambiente.

Fino al 8 marzo 2013 il gomitolo rosa è in vendita a 5,00 euro, pesa 50 gr ed è lungo circa 80 m ed è stato prodotto nel lanificio The Wool Company di Biella. Il colore è molto bello, va praticamente con tutto!

Si può acquistare online oppure in occasione di iniziative di sensibilizzazione in diverse città d'Italia, il calendario è sul sito del Gomitolo Rosa:
http://www.gomitolorosa.org/

Maglia tubolare con i ferri circolari  

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Il post è stato trasferito su Il Gregge





Il giardino povero - 3, raccolta  

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E' tempo di raccolta, di semi e di frutti.

 
La pergola di uva fragola
 
 
 
Il peperoncino. Quando è rosso pieno e maturo si stacca e si fa essiccare. Si usa in cucina ma è bene tenere da parte qualche seme per piantarlo il prossimo anno.
 
 
 
Le api e le farfalle hanno quasi lasciato le piante di lavanda, che ora si può raccogliere ed essiccare per gli armadi (come nel post dello scorso anno).
 
 
 
Quelle che all'inizio della stagione erano talee in acqua (qui) sono diventate belle piante folte.
Bisognerà rinvasarle per l'inverno, perché durante l'estate la terra in vaso si impoverisce, ed è bene tagliare qualche stelo e fare nuove talee, per rinvigorire la pianta.
 
 
 
I falangi sotto il pergolato. Qua e là hanno dei lunghi steli al termine dei quali si sviluppano nuove piantine, che a loro volta radicano sul terreno intorno. Ma qualcuna può essere staccata e messa a radicare in acqua. Sono piante molto decorative anche in vaso e in casa.
 
Ipomeo sullo sfondo di abeti. Questa è una varietà piccola e di un magnifico blu quasi scuro.
 
Questa è una varietà con fiori e foglie più grandi.
Per entrambe, ora è il tempo di raccogliere i semi che sono racchiusi in piccoli palloncini marroni.
 
In ogni caso, credo che sia bene non raccogliere la totalità dei semi dalle piante ma lasciarne una parte, che cada da sola sul terreno, e lasciar fare alla natura, che noi ci siamo o no.
 

Ipomea, lo scialle di cotone  

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Lo scialle Ipomea è lo stesso modello del Darjeeling, basato sullo schema a cuore di Derya Davenport, il mio preferito.

 
 
Le foto non rendono giustizia al filato di un colore intenso e profondo, e brillante allo stesso tempo. Ha un solo difetto, almeno per il mio gusto, non è morbidissimo.
Filato "Gong", cotone egiziamo makò (gasato mercerizzato) di Ornaghi, colore 987, bagno 81259, 130 metri x 50 gr. Ne ho utilizzati 5 gomitoli.
 
 

Mi ha ispirato l'ipomea nel giardino, o campanella. Il colore è simile, anche se il flash ha alterato quello dello scialle. E' una pianta rustica, con fiori bellissimi. Nasce facilmente dai semi, che si raccolgono in questo periodo.
 
 

Ancora una volta ringrazio Svetlana, per aver fatto da modella.

Il giardino povero - 2, ospiti  

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In questi giorni di settembre maturano le nocciole e in questa zona, con la più alta concentrazione di noccioleti in Europa, gli sciattoli sono contenti.

 
 
 
Le caprette di un vicino hanno sconfinato e stanno brucando la siepe esterna del giardino all'italiana di un'amica! Lei non ne è entusiasta.
 
 
Non riesco a fotografare i ricci, perché vengono con il buio, e ho paura di spaventarli troppo con la luce del flash. E non riesco a fotografare neanche le farfalle, anche perché la mia macchinetta non funziona più e ne sto usando una avuta in prestito con cui non ho ancora familiarità. 

Cardigan di fine estate  

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Top-down, dal collo verso il basso tutto un pezzo senza cuciture, il mio modello ideale :)


Sto lavorando il Lady Kina, un modello gratuito e molto semplice. Il collo però è quello del Tea Leaves Cardigan, più o meno.
Ho lavorato i primi giri con ferri 2,5, poi ho continuato con il 4.

 
Il filato è "Nina", una sock yarn (lana per calze) di Lidl, 50 gr x 200m di lana e cotone quindi particolarmente adatto in questa stagione. Il colore mi ricorda l'ardesia delle case di montagna.
 
 
In questa ultima foto si dovrebbe capire meglio come si formano le maniche. Come vedete, il lavoro è ancora montato, sui ferri circolari, perché ora continuo verso la vita.
Ringrazio molto Svetlana che mi ha fatto da modella.


Il giardino povero - 1  

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Chi ha detto che popolare un giardino è costoso? L'importante è scegliere piante facili da moltiplicare e a crescita rapida - cosa che, oltretutto, è anche di grande soddisfazione.
Una di queste è la Bella di Notte, si pianta all'inizio dell'estate, ha una fioritura molto lunga e basta raccogliere tutti quei semi tondi e neri che ogni fiore lascia per avere sempre più cespugli di anno in anno.


Il falangio e la tradescantia (chiamata anche erba miseria) crescono in fretta e si moltiplicano per talea, in acqua.



Entrambe sono piante che amano l'ombra, e proprio all'ombra mantengono un colore più vivo.  Hanno bisogno di innaffiature quotidiane.


L'ortensia è un'altra pianta che ama l'ombra e che, se ben potata, cresce per anni.


L'amaryllis è una bulbosa che, una volta piantato e ambientato, dilaga nel terenno anno dopo anno, come l'iris.


Quanto a alberi e arbusti, è bene fare attenzione quando tagliamo un limone: si possono trovare semi già germogliati all'interno. In ogni caso, scegliamo i semi più grandi e gonfi e piantiamoli, nascono quasi tutti, dopo qualche settimana.



Il resto, prossimamente.....

Ritorno al filet  

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Mentre cercavo un modello per la tendina, ho trovato moltissimi schemi di filet, un titpo di lavorazione a uncinetto che prese piede nell'Ottocento e da allora non è mai tramontato, è molto semplice e permette di creare bellissimi effetti merletto traforato.
Il filet si presta bene alle tende, la mia Daisy Valance ora è a questo punto:


La parte superiore è la "mantovana" in cui verrà infilata la stecca.
Erano anni che non lavoravo a filet, mi piaceva molto e mi piace ancora. E immagino che piaccia ancora a un mucchio di gente, vista la quantità di riviste specializzate che si trovano in edicola





Oggi si trova un filet più moderno che mi piace molto, senza nulla togliere al classico. Si tratta di un tipo di schema misto, in cui insieme al filet si lavorano anche altri punti, soprattutto le varianti dei ventaglietti (in inglese si chiamano shell). In fondo la Daisy Valance ne è un esempio estremamente semplice.