Autunno, lavorare a maglia anche per solidarietà  

Posted by: Lana Cotta in

La notizia sta facendo il giro della rete e l'avrete già letta, ma la rilancio volentieri anche io - non si sa mai fosse sfuggita a qualcuno.
Il 15 ottobre 2011, in occasione della Notte dei Senza Dimora, l'associazione Terre di Mezzo organizza a Milano, in piazza Santo Stefano (sul sagrato della chiesa):
- una raccolta di lavori a maglia
- un incontro di maglia, nel pomeriggio dalle 17 alle 20.

La richiesta è soprattutto per cappelli, guanti, sciarpe e scaldacollo, che verranno distribuiti tra le associazioni che operano per i senza dimora. Stranamente, infatti, questi cosiddetti accessori - fondamentali però nei mesi invernali - non arrivano così numerosi quanto servirebbe nei centri di raccolta.

Naturalmente, chi non può essere presente può spedire i propri lavori, contattando Caterina Donato, i suoi recapiti sono sul sito, qui.
Inoltre, la sede dell'associazione è: Terre di Mezzo, via Calatafimi 10, 20122 Milano
la email: nottesenzadimora@terre.it
il tel. 0258118328


Cosa preparare
La raccomandazione delle associazioni è di lavorare la lana e non con l'acrilico, perché la lana tiene più caldo, si sporca meno, e... non rischia di prendere fuoco.
Quanto ai modelli, invece, c'è piena libertà, ognuno secondo le sue capacità! Le idee per questi accessori si trovano facilmente su riviste, libri, e in rete. Il blog Maglia e Fai da Te ha dedicato diversi post a questa iniziativa, con una serie di link a modelli di cappelli. Mi fa particolarmente piacere che ci sia anche il mio cappello a coste all'uncinetto dello scorso gennaio (qui).

A margine, stavo riflettendo sul fatto che in Italia le iniziative di solidarietà a maglia sono sicuramente molte di più di quante vengano annunciate in rete o organizzate attraverso i blog, come Cuore di Maglia e Unite contro il cancro. Per quanto ne so, ci sono molti gruppi nelle parrocchie e con le suore che lavorano a questo scopo, ma spesso sono formati da persone non giovanissime, che non sempre usano il computer e che tantomeno pubblicizzano le loro attività perché le trovano normali e scontate, come di fatto erano un tempo. Ad esempio, mia nonna ha lavorato non so quante decine di calzettoni per i più poveri, oltre a quelli che faceva per noi.
Insomma, quando ne veniamo a conoscenza, parliamone noi attraverso i nostri blog.

This entry was posted on mercoledì, settembre 28, 2011 and is filed under . You can leave a response and follow any responses to this entry through the Iscriviti a: Commenti sul post (Atom) .

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