Ritorno al filet  

Posted by: Lana Cotta in , , ,

Mentre cercavo un modello per la tendina, ho trovato moltissimi schemi di filet, un titpo di lavorazione a uncinetto che prese piede nell'Ottocento e da allora non è mai tramontato, è molto semplice e permette di creare bellissimi effetti merletto traforato.
Il filet si presta bene alle tende, la mia Daisy Valance ora è a questo punto:


La parte superiore è la "mantovana" in cui verrà infilata la stecca.
Erano anni che non lavoravo a filet, mi piaceva molto e mi piace ancora. E immagino che piaccia ancora a un mucchio di gente, vista la quantità di riviste specializzate che si trovano in edicola





Oggi si trova un filet più moderno che mi piace molto, senza nulla togliere al classico. Si tratta di un tipo di schema misto, in cui insieme al filet si lavorano anche altri punti, soprattutto le varianti dei ventaglietti (in inglese si chiamano shell). In fondo la Daisy Valance ne è un esempio estremamente semplice.

Darjeeling, lo scialle  

Posted by: Lana Cotta in

E' stato un piacere lavorare questo scialle, ci è voluto un pochino di tempo ma devo ammettere che sono molto contenta del risultato.



E' un regalo per mia sorella (che è la modella delle foto).


L'ho chiamato Darjeeling, perché mi piace il suono della parola, perché mi piace il thè e perché il colore della confezione Twinings.
Lo schema è estremamente facile da memorizzare, si parte dal centro per lavorare verso l'esterno, 6 aumenti sul dritto: 2 al centro e 2 su ciascuna estremità del ferro. In questo modo, viene una forma "a cuore" più avvolgente e portabile di quella triangolare semplice (l'avevo già postata il 13 nov 2011 QUI)


Il filato è uno strepitoso Grignasco composto di baby alpaca e merino, che mi ha regalato la mia generosa amica R. Ne ho utilizzato 7 gomitoli da 50gr, ma non conosco altri dettagli (metri, cod. colore) perché è una prova di fabbrica.
Ho lavorato con ferri n. 4,50  i miei preferiti KnitPro Spectra Flair con il cavo intercambiabile (man mano che il lavoro cresceva, ne ho messo uno molto lungo.


Per il bordo, ho raddoppiato le maglie sul rovescio poi ho lavorato 3 dritti e 3 rovesci.

Il nuovo filato di Bolsena  

Posted by: Lana Cotta in ,

Ho fatto un salto alla festa medievale di Sutri (Viterbo) dato che ero nelle vicinanze.


Nelle foto c'è poca gente perché sono andata la mattina piuttosto presto. Il campo dei figuranti e il mercato erano stati appena montati, sul pratone del percorso archeologico (etrusco) ai piedi del borgo medievale (Sutri è storicamente il paese rivale, ma vabbè, siamo sportivi).


Insomma, mi sono soffermata al banco della filatrice e ho fatto una bellissima scoperta: la signora Ilia stava filando lana delle pecore del lago di Bolsena (Viterbo), un filato non ancora in commercio.



Il filato viene lavato più volte, con l'acqua del fiume, mi ha spiegato la signora Ilia, poi filata. Nelle foto vedete una sintesi delle varie fasi di vita del filato: la lana cardata,  gli attrezzi per filare, le matassine, i gomitoli, e alcuni prodotti finiti.


E questa è una matassina che la signora Ilia mi ha regalato. Un regalo graditissimo e prezioso. Presto lavorerò un campione...


Sono molto contenta di questa notizia, della produzione di lana di pecore locali, del centro Italia, come lo sono stata per la lana L'Aquilana di Valeria del Gran Sasso.  Credo che dovremmo promuovere, a modo nostro, queste produzioni.
La signora Ilia, con i figli, fa parte dell'Associazione Opificium http://opificium.weebly.com/
è anche disponibile ad insegnare a filare.