Un restauro a uncinetto  

Posted by: Lana Cotta in , , ,

L'estate scorsa, un'amica di famiglia che ha una dimora storica in provincia di Viterbo (rimango vaga per ovvi motivi di privacy) mi ha chiesto se potevo aiutarla a "restaurare" in qualche modo un copriletto.
In una delle camere c'è un letto con la testata di tessuto; il suo copriletto è uguale, stesso colore e stesso fregio, fatto con una fettuccia arricciata.


Lo stile mi sembra quello lineare e un po' geometrico del post-liberty (modernista?) tra le due guerre.
Il copriletto ha 3 macchie, non grandi (la più ampia è quanto un palmo) ma evidenti (siamo giunte alla conclusione che derivano da qualche prodotto per il restauro del legno). Non c'è stato modo di eliminarle e la lavanderia non ci ha voluto più mettere le mani per paura di rovinare il tessuto. L'unica soluzione era coprirle con applicazioni di qualche tipo. La nostra amica mi ha lasciato carta bianca.


Devo ammettere che ho pensato a lungo, perché non dovevo alterare lo stile del letto - quindi non un traforato / una mattonella / un fiore a caso.
Alla fine ho scelto il punto "bullion", vedete come somiglia al fregio?
Il bullion in italiano dovrebbe essere il punto colonnine. E' un punto che si trova comunemente nei libri e nelle riviste più vecchie, indietro fino all'800. Non è proprio rilassante lavorarlo perché si usano DUE uncinetti!


(nella foto, è appoggiato su una tovaglietta, non sul copriletto originale, quindi il colore dello sfondo non c'entra niente, me ne accorgo solo ora)
Il modo migliore per spiegare il bullion è lasciarvi il video (embedded, nel rispetto del copyright), molto ben fatto come tutti quelli di Teresa:



Anna è contenta. Ho fatto 5 applicazioni perché su un letto matrimoniale 3 sembrano poche ma più di 5 sembrano stonare. Cucirle sarà compito della ricamatrice del paese. Io le ho lasciato code di filo di cotone, dato che i colori non sono stati facili da trovare.

This entry was posted on mercoledì, marzo 14, 2012 and is filed under , , , . You can leave a response and follow any responses to this entry through the Iscriviti a: Commenti sul post (Atom) .

3 commenti

...caspita, che lavoro!E che punto tosto! Sei stata bravissima a trovare una soluzione.A presto!! Ciao, Tiziana

Grazie!
Ma, sinceramente, credo che passerà un po' prima che mi torni voglia lavorare il bullion!

Ciao! Leggo silenziosamente di tanto in tanto e ho ammirato i lavori presentati.
Il punto che proproni qui, ottima la soluzione, si può lavorare anche con un solo uncinetto.Forse tu ti riferisci all'ago che vedo fissato, ma in realtà si può fare un gioco di appoggio della cruna(scegli ago con cruna grande) all'uncino in modo che si agganci quando avvolgi , poi lo fai scivolare e tieni fra pollice e uncinetto quando ritiri il filo.
Io lo faccio( non è punto molto utilizzato) tranquillamente con uncinetto ,normalmente.Dico così per rendertelo più simpatico al caso tu volessi ancora impiegarlo.
Complimenti ancora!

Posta un commento